Nel
1989, dopo aver dedicato quarant'anni della vita al commercio del caffè,
con risultati eccezionali in campo nazionale e internazionale, avevo deciso
di vendere la mia attività. Durante una delle ultime visite alle
piantagioni brasiliane, incontrai dei garimpeiros (cercatori d'oro, diamanti
e minerali) che avevano appena scoperto tre meravigliosi cristalli di
quarzo ialino. I tre esemplari mi lasciarono talmente estasiato che li
acquistai, dando così inizio a quella passione per i minerali che
mi ha portato a creare questa collezione. In seguito, decisi di riempire
due container con quanto di meglio avevo raccolto, assieme a mia figlia
Gilda girovagando tra le miniere brasiliane, e li spedii a Trieste.
Esponemmo la nostra collezione alla Fiera di Trieste
ed il successo di pubblico che la mostra ottenne,
si rivelò ben superiore alle più rosee previsioni. Affascinato
anche dai fossili che avevo ammirato nel 1993 all'esposizione di Venezia
dello studioso veneziano Giancarlo Ligabue, con mia figlia Gilda, decidemmo
di aprire a Trieste il primo negozio di minerali e fossili.
Da allora, iniziammo a visitare numerose esposizioni in tutto il mondo,
acquistando moltissimi esemplari di minerali e di fossili, tra cui alcuni
pezzi assolutamente unici e molti degni da figurare in un museo.
La nostra mostra permanente di Trieste, nel frattempo, è stata
visitata da numerosi rappresentanti della scienza e della cultura che
hanno espresso commenti entusiastici ed a questi si sono aggiunti attestati
di riconoscimento e diplomi nazionali ed internazionali in cui
si riconosceva l'importanza scientifica e l'apporto culturale della nostra
collezione.
Un
giorno, contemplando e ponderando su alcuni pezzi particolari - che
per bellezza intrinseca superavano ogni logica umana - arrivai a questo
ragionamento: tutti, ammirando la collezione, parlano della natura,
esaltando la sua bellezza, ma cos'è in ultima analisi la natura
che ci circonda, se non lo specchio e l'immagine del suo Creatore?
E la conferma di questo mio pensiero è stato, senza dubbio,
il messaggio della Segreteria di Stato del Vaticano per conto del
Santo Padre Giovanni Paolo Secondo, agli omaggi che Gli ho inviato
in concomitanza delle feste natalizie del 1999 alla vigilia dell'Anno
Santo: due sezioni d'agata in cui si ravvede la figura di un calice
con la stilla d'acqua al centro e quella della Madonna col bambino
seduta su di una sedia.
Il mio intento divenne, da quel momento, quello di rendere fruibile
una forma d'arte e di cultura, quale è appunto questa, in occasione
del Giubileo dell'anno 2000. Quell'anno, con il patrocinio delle Assicurazioni
Generali e della Provincia di Milano, organizzai un'esposizione nel
Mausoleo Sant'Aquilino della Basilica di San Lorenzo Maggiore a Milano,
intitolata "Arte di Dio" e, con la manifestazione, pubblicai
il libro che riporta in copertina lo stesso titolo:
Arte di Dio |
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Senza
voler mescolare il sacro con il profano, un parallelo tra l'arte naturale
e quella divina sorge spontaneo. Un dipinto è considerato antico
e di valore - a seconda, ovviamente, anche dell'importanza del suo autore
- quando risulta avere più di 100, 200, 500 anni.
Che dire allora della natura, i cui primi capolavori risalgono a quasi
4 miliardi d'anni fa come, ad esempio, le splendide alghe Stromatoliti
colorate del Precambriano?
Osservando i minerali della collezione, per ogni singolo esemplare, bisogna
tenere in considerazione non solamente la sua bellezza e la sua unicità
nella forma, ma il tempo che è occorso per crearlo, a volte migliaia,
milioni, miliardi di anni.
Io stesso non mi ero mai reso conto, prima di entrare in questo campo,
del fondamentale significato del Tempo.
Noi siamo abituati a ragionare con la scala umana e quasi ci
spaventiamo di fronte ad incomprensibili nomi come ad esempio Precambrico,
Silurico, Devonico, Triassico e Cretacico e poi ci rendiamo conto che
gli esemplari che osserviamo e maneggiamo appartengono a precise epoche.
Il che, tradotto, significa 2 o 3 miliardi, 3 o 400 milioni d'anni, ed
è allora che rimaniamo sbalorditi rendendoci conto di quanto tempo
sia passato.
L'uomo sulla Terra è solo di passaggio, il passato ed il futuro
sono dei fossili e dei minerali, almeno così la penso io!
Primo
Rovis
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